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blog di cino720

incontro al buio

non è facile
aprire la bocca al destino
cara amica mia

forse sarà per la prossima vita
se mai ce ne sarà un'altra

ma adesso stringimi con le tue parole
tienimi un poco
posami sul tuo corpo fatto di sera
sarò un velo di lino intriso
che muove al respiro
appena

 

l'albero delle parole

ogni tanto
sbatto i suoi rami
con un bastone

se sono fortunato
qualche parola cade

 

l'albero delle parole

ogni tanto
sbatto i suoi rami
con un bastone

se sono fortunato
qualche parola cade

foto di gruppo

di questa luce
che entra dalla finestra
e si intromette nei discorsi
di un tavolo o di una sedia

di quel suo passare
per la cruna degli occhi
come un filo di nylon

di tanto consumarsi
in questa bocca come un'ostia
che la lingua non stacca dal palato

di queste coliche di reni
o di un callo di una mano
e di tanto altro in mezzo che non so dire

come essere felici al ristorante
perchè davano due primi

congelati

*

siamo seduti
sugli scalini di piazza Cavour

un corrierame di gente
si contorce per le vie del centro

già si è aperta la caccia
a qualcosa d'inutile ma che assomigli

i piccioni sulla fontana della pigna
ci studiano e il Natale ci sbrina i visi

 

*

 

riservata personale

*

d'un secchio
di vento
che il mare
alza la voce

due passi
poi ancora due

infine rifugiarsi
lungo le scapole del molo
cercando l'abbandono

timida
non lo sei mai stata
ma riservata si
come dicembre nell'inverno
che si spoglia e nasconde la mano

*

i quadri respirano

*

restiamo prigionieri
nei nostri appartamenti di parole

ma la verità
sbrina sempre i nostri volti

solo allora ci accertiamo
se i quadri respirano ancora

mescolando i ricordi
che poi si sciolgono nel sonno

*

nessuna propietà è privata

*
quando la mia voce
è stanca di parlare e di lavorare la terra

quando i miei occhi basilico appassito
sono due sassi taciturni

allora dalla tua bocca piena di debiti
si briciola un sorriso
e si sparpaglia

*

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