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blog di Bruno Amore

L'altra metà della mela.

l'ho scartata
non per conservarla
per gettarla - prima o poi
togliermi il suo segno
dalla carne
da quando io prostrato
dalle mie povere fobie
malinconiche
volevo bramavo attesi
un segno suo di madre
di sorella o amica alfine
che non c'era
non volle esserci
e allora lì tra altre cose vecchie
che di spose e amanti
ne trovo quante voglio
e senza maritarmi.

M & F

Dacché il mondo si fece
in simbiosi creando
il maschio e la femmina
e loro ripetendo il disegno
la torre municipale e la piazza
il campanile e la collegiata
il turrito forte con il castello

Lui e Lei
nel tempo grandi si fecero
volutamente o per caso
uno muscolare ardito capace
lei riflessiva decisa tenace
catalizzando
la miscela fatale nell’universo.

 

La ciocca di capelli.

Mentre l’afa di un’ultima
sera d’estate al mare
si accoscia sulla notte
apro la valigia delle vacanze
con inquietante solitudine
in processione da/per il comò
ripongo senza guardare
ma sotto la camicia azzurra
che m’hai donato
un ricciolo un lampo d’oro
cinto da un nastro rosso
i capelli biondi di quella volta
che li hai tagliati corti
m’ha fatto sobbalzare e il cuore
è fuggito all’impazzata verso
mille perché. Non l’ho messo io
lo tenevo tra le cose care preziose
ora è un affisso del tuo tranello
la pena perché reo d’amarti troppo
hai resuscitato un segno ora un assillo
uno spillone piantato nella carne viva
Io piango la tua mancanza
e tu non sei più, sei andata via.

Incomprensibile incompreso (elucubrazioni)

uno che solo è nella corrente
fluendo lento come uno relitto
vangando perigliosamente contro
scogli aguzzi di vita semmai vissuta
da sulle rive una teoria d'occhi
vede sfilare indifferenti opachi
e senza voce grida un qualche aiuto
tanto la pena gli appesantisce l'anima
ma nessuno l'ascolta, che male ha?
quale morbo lo colpì da subito
che mai riuscì a districarsi dal rovo
che interno lo feriva esterno lo pungeva
e sorrisi ebbe men che mai di se
che pativa inconsciamente
d'esser sempre escluso?
forse un'ansa lo accoglierà pietosa
quando tutto il corso avrà fatto
e mesta gli canterà la nenia dolce
che racconta d'esser felici nell'eliso
dove tutto è pace.

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