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blog di blinkeye62

Ogni dubbio - terza parte -

“Come sto un corno, ti vuoi decidere una buona volta a dirmi dove lo hai messo? Ma messo chi, cosa... Senti tesoruccio, non fare lo gnorri che con me non attacca...Se non me lo dici... giuro che ti faccio un buco in testa... A fatica cercai di mettermi in una posizione migliore di quella che i due energumeni mi avevano messo, ma visto che ero impacchettato come un salame non ne fui capace. Olga, con un cenno della mano, diede ordine ad uno dei due uomini di slegarmi, cosa che lui fece subito senza battere ciglio. L’ammiravo per la sua forza e la sua arroganza che non guastava affatto la sua matura bellezza, ma ancor più ammiravo la sua dolcezza e la sua sensualità. Erano state proprio quelle sue qualità ad affascinarmi. Mentre la osservavo in quella bellezza tipicamente russa, ricordai il nostro primo incontro. “Quel giorno ero così intento ad ammirare e fotografare la piazza Rossa con i suoi monumenti: la cattedrale di S.Basilio, costruita da Ivan il Terribile, e il Cremino, che tutto quello che mi stava intorno non aveva più consistenza. Il Cremlino di Mosca, il più famoso dei cremlini, una cittadella fortificata posta nel centro geografico e storico della città, sulla riva sinistra del fiume Moscova e sede del governo, il più importante complesso artistico della nazione. In cirillico=kreml che significa fortezza per l’appunto, circondato dai “giardini di Alessandro” uno dei primi parchi pubblici moscoviti e che si affaccia sulla piazza più suggestiva e conosciuta al mondo. Era una giornata fredda ma luminosa, il cielo era terso, i raggi del sole dardeggiando sulle cupole della cattedrale facendone risplendere gli ori e creando attorno ad essa un alone di mistero. Tanta era la gente che come me affollava la piazza, turisti e non. Leggi tutto »

Ogni dubbio

Perché sono qui? Mi chiedevo ancora intontito dall'anestetizzante Intorno, nel fioco bagliore di una lampadina appesa ad un filo che penzolava come un sudicio cappio, le cose mi sembravano ancora indistinte, prive di quella chiarezza che te le fa riconoscere nel loro significato intrinseco...La testa mi doleva come se una mandria di bufali, arrabbiati, avesse preso possesso del luogo fregandosene del mio divieto...Eppure, se non ricordavo male, a livello pratico, era stato così. Due energumeni erano entrati nell'appartamento sbattendomi a terra e, dopo avermi imobilizzato come un salame, avevano dato il via ad una perquisizione in bello stile...Erano stati talmente veloci che prima che potessi reagire ero stato messo a tacere senza colpo ferire. Ma chi erano, ma soprattutto cosa volevano da me...Da sul divano li potevo vedere. Si muovevano velocemente, le mosse erano da professionisti e, mentre agivano, nemmeno una parola. Silenzio...silenzio e ancora silenzio. Il primo mio pensiero si focalizzò sulla rapina, ma subito dopo qualche istante, vedendo come si muovevano, la scartai a priori. Cercavano qualcosa, ma cosa...Ero completamente frastornato e cominciavo ad avere paura, anche perché, dopo una ventina di minuti, visto che ciò che stavano cercando non era stato trovato, di comune accordo decisero di portarmi fuori. Uno dei due prese un cappuccio e, infilandomelo in testa, disse secco "Non parlare e non cercare d'attirare l'attenzione...e non ti accadrà nulla". Ridicolo. Come avrei potuto parlare. Il bavaglio, che mi serrava la bocca, era così stretto che non sarebbe uscito neppure un fiato. Compresi che mi stava pendendo in giro e l'ultima cosa che vidi della sua faccia fu il suo ghigno. Poi fu solo buio e svenni. Mentre stavo lentamente riprendendomi, in lontananza, percepivo rumori di traffico cittadino. Leggi tutto »

Torre di gioia

Piango e ancora piango ma la ragione non so. Eppure ho occhi puntati sul cuore di chi non conosce dolore, ma sa tutta la sofferenza che porto dentro...Mi alzo ogni mattina con il respiro di chi sa che presto o tardi dovrà pagare un fio troppo oneroso per la vita che ho seguito con cura e passione. Leggi tutto »

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