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blog di Alessandro Moschini

Cisano

Seduto
a mezz'acqua 
e pomeriggio
su uno scoglio
io canto
di terra e acqua
d'acqua di terra e cigni
che beccano
a difender l'orizzonte
ed il passaggio delle anatre
madri pennute
con i piccoli in fila
mentre sulle mie spalle
come canotti in tempesta
si infrangono 
I tuoi baci.

(La felicita' 
come acqua armonica
mi sgronda dai capelli).

Tra due cieli di eco

Dove sei,
amore dei tempi
passati in tua assenza
quando
sulla cima di un sogno
gridavo in silenzio il tuo nome
a me sconosciuto?

Su quale treno hai viaggiato
per giungere qui
tra due cieli di eco?
Su quale treno ora viaggi
ora che dentro di me
come melodia arrivi?  

Mezzaluna

Che bello il mondo

Simbiosi

Io nasco
dove tu apri gli occhi
dove poggi il tuo orecchio
e dolcemente origli
con fare di bambina
i giochi dell'alba
e i palpiti di sole. 

Io vivo 
dentro ad i tuoi incanti
mentre gioiosamente
curiosi dentro al baule
della sera
e rapita osservi
le lucciole in un prato.

Io mi nutro
della tua presenza
dormo nei tuoi occhi 
chiusi, ceduti al sonno
e tra le tue braccia  Leggi tutto »

Il traghettatore

Non ho denari
nascosti nelle tasche
dati a me da sicari
per tradire.
E' solo che io credo
nei principi
del mio credo
e le mie mani tendo
a chi vorrà salire.
C'è posto,
venghino pure
su questa barca
dove mi sento
un Caronte alla rovescia

Cozzile

La finestra dentro,

la finestra fuori

che apre 

Il baco

Macchia,

Dormiveglia

Stavo sognando
nuotando
tra i relitti delle stelle
ed i sogni miei
da dietro le palpebre
seguivan
paralleli al conscio
la scia della tua mano
lasciata al suo passaggio
sul mio petto.
 
Stavo sognando
ruotando in dormiveglia
nella spirale dei tuoi baci
che lentamente

I lupi di Dio

Distratto dall'astratto
tra l'etico e l'etilico
ascolto rapito
affascinato
dal nulla profuso
liberato
nelle vostre
inutili parole
plasmate
in etiche etichette
e per dimenticare
bevo.

Il soppalco

E' musica
suonata dai tuoi passi
scandita dai tuoi tacchi
da un capo all'altro
della stanza.
E' musica
suonata dalle grucce
e dalle forbici
che appoggi
sopra il banco.
Le vedo le tue mani
giocoliere intorno
ad ago e filo
che melodiose
dirigono il tessuto

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