Scritto da © Maria34 - Gio, 25/02/2010 - 15:57
I temporali
Da qualche tempo ho smesso di immettermi con il raccontare i miei ricordi e di parlare del mio (fantastico) corso all'unitre. Ci riprovo
I temporali.
I temporali erano avvenimenti che portavano scompiglio particolare in paese. Il suo arrivo faceva correre Eugenio (il sacrestano) a suonare le campane per allontanare questa iattura capace di distruggere un raccolto frutto del lavoro di un anno intero. A me piace ricordare che al primo accenno di tuono, ero sicura che Donna Elvira sarebbe arrivata a casa nostra per superare la paura. Io attendevo quei momenti perchè la signora, per distrarsi cominciava a raccontare storie delle antiche famiglie del paese delle quali conosceva ogni storia. Misteri che lei raccontava e che io letteralmente bevevo.
In queste incursioni, a volte, mi insegnava filastrocche da lei apprese nella sua fanciulleza, Tra queste:
La pigrizia andò al mercato
ed un cavolo comprò.
Mezzigiorno era suonato
quando a casa ella tornò.
Cercò l'acqua, accese il fuoco
si sedette e riposò.
Ed intanto poco a poco
anche il sole tramontò.
Così persa ormai la lena
sola al buio ella restò
ed a letto senza cena
la meschina se ne andò.
ed un cavolo comprò.
Mezzigiorno era suonato
quando a casa ella tornò.
Cercò l'acqua, accese il fuoco
si sedette e riposò.
Ed intanto poco a poco
anche il sole tramontò.
Così persa ormai la lena
sola al buio ella restò
ed a letto senza cena
la meschina se ne andò.
Credo di averla ricordata bene ma se qualcuno la conosce e ho saltato qualcosa, mi fa piacere saperlo.
Altra, credo più conosciuta:
Cera una volta un re
seduto su un canapè
e disse alla sua serva
raccontami una storia
e la serva cominciò:
C'era una volta un re
seduto su un canapè
e disse alla sua serva.....
seduto su un canapè
e disse alla sua serva
raccontami una storia
e la serva cominciò:
C'era una volta un re
seduto su un canapè
e disse alla sua serva.....
»
- Blog di Maria34
- 7 comments
- 1231 letture
- Commenti
Scritto da © Franco Pucci - Gio, 25/02/2010 - 15:20
Ho tolto il tappo, non é ancora aceto.
Il primo strato che incontri é quello dei ricordi più dolorosi. Se riesci ad abbattere il muro che hai costruito per seppellirli. Vengono a galla, risalgono la superficie dell’ignavia che li ha tenuti lontano dal tuo cuore evitandoti sofferenze e si mostrano così al mondo, nudi. Ora che hai rotto gli argini, mi dico, vai avanti non fermarti. L’emozione è forte, i ricordi tentano di sommergermi. Dove sei stato fino adesso? Perché proprio ora? E’ come aver tolto il tappo ad una bottiglia di vino che stava andando in aceto. Mi mancava il cavatappi, mi sono risposto. Poi ho convenuto con me stesso che era una delle mie solite scuse. Che grandi cazzate si inventano gli uomini pur di non ammettere i loro errori! Mi sono messo a scrivere.
»
- Blog di Franco Pucci
- 7 comments
- 1367 letture
- Commenti
Scritto da © Pietro Roversi - Gio, 25/02/2010 - 15:16
Caramelle dagli sconosciuti
Alla saggezza del divieto
che suggerisce di non accettare
caramelle dagli sconosciuti,
si fa buon viso, a cattivo gioco
contraccando, dando credito e spago
a priori al nuovo conoscente,
indipendentemente
dall'esito. Difficile sbagliarsi, rimanendo
nel vago. Al massimo, ci si copre
di ridicolo, che è sempre meglio che riempirsi
di botte. Basta non ingozzarsi, come uno
è pur sempre tentato di fare con le
tuttifrutti: amarena, pompelmo, limone,
cedro, mora, lampone,
arancia, mandarino, fragola, melone
e ribes, ognuna un lago di sapore
nel mesencefalo ventrale.
E a proposito di piacere cerebrale,
lo zucchero e l'acido citrico sono
una combinazione di successo, elementare:
forse l'unica eccezione allo sfacelo tremendo
che è l'industria alimentare.
che suggerisce di non accettare
caramelle dagli sconosciuti,
si fa buon viso, a cattivo gioco
contraccando, dando credito e spago
a priori al nuovo conoscente,
indipendentemente
dall'esito. Difficile sbagliarsi, rimanendo
nel vago. Al massimo, ci si copre
di ridicolo, che è sempre meglio che riempirsi
di botte. Basta non ingozzarsi, come uno
è pur sempre tentato di fare con le
tuttifrutti: amarena, pompelmo, limone,
cedro, mora, lampone,
arancia, mandarino, fragola, melone
e ribes, ognuna un lago di sapore
nel mesencefalo ventrale.
E a proposito di piacere cerebrale,
lo zucchero e l'acido citrico sono
una combinazione di successo, elementare:
forse l'unica eccezione allo sfacelo tremendo
che è l'industria alimentare.
Allora d'accordo, tutti i gusti sono gusti:
gli uomini grassi non feriscono, quelli robusti
ci inteneriscono, e via discorrendo, ma
è l'uomo magro che ad abbracciarlo
sporge nei punti giusti.
gli uomini grassi non feriscono, quelli robusti
ci inteneriscono, e via discorrendo, ma
è l'uomo magro che ad abbracciarlo
sporge nei punti giusti.
[04102009]
»
- Blog di Pietro Roversi
- 3 comments
- 1396 letture
- Commenti
Scritto da © Franco Pucci - Gio, 25/02/2010 - 13:41
Ti ho mai raccontato...
abbiamo parlato a lungo io e te, ieri sera
l’aria era fredda ma preannunciava primavera
seduto lì sul molo, la voce un sospiro
raccontavo di me prendendomi un po’ in giro
l’aria era fredda ma preannunciava primavera
seduto lì sul molo, la voce un sospiro
raccontavo di me prendendomi un po’ in giro
ti ho detto di quando, senza colpo ferire
ho visto tutto il lavoro di una vita scomparire
i gesti, le abitudini i sogni mai repressi
finire appallottolati come carta dentro i cessi
ho visto tutto il lavoro di una vita scomparire
i gesti, le abitudini i sogni mai repressi
finire appallottolati come carta dentro i cessi
case, guadagni, successi sul lavoro
andarsene beffandosi del mio nuovo disdoro
l’amore quello no, quello l’ho ancora accanto
è rimasto nonostante affogasse nel pianto
andarsene beffandosi del mio nuovo disdoro
l’amore quello no, quello l’ho ancora accanto
è rimasto nonostante affogasse nel pianto
forse ho meritato davvero la lezione
sbagliavo e non provavo alcuna emozione
così, mio caro amico stasera ti racconto
di come prima o poi ti si presenta il conto
sbagliavo e non provavo alcuna emozione
così, mio caro amico stasera ti racconto
di come prima o poi ti si presenta il conto
se tutti i tuoi averi hai speso senza freno
del gusto della vita perderai l’ultimo treno
ora perdona se ti annoio con la filosofia
rimani accanto a me ti prego, non andar via
del gusto della vita perderai l’ultimo treno
ora perdona se ti annoio con la filosofia
rimani accanto a me ti prego, non andar via
ho rivolto la preghiera ormai tardi, inutilmente
ha sciolto le sue ali, volando pigramente
il gabbiano che alla sera mi tiene compagnia
e ascolta sorridendo ogni mia piccola bugia
ha sciolto le sue ali, volando pigramente
il gabbiano che alla sera mi tiene compagnia
e ascolta sorridendo ogni mia piccola bugia
»
- Blog di Franco Pucci
- 2 comments
- 1214 letture
- Commenti
Scritto da © Rosario - Gio, 25/02/2010 - 13:30
Paradigma
Chiunque agogna
di diventar paradigma
ardisca
d'imparare a tirare
e non spinga
Amar d'esser seguiti
costa il restare soli
nell'ignoto orizzonte
e in spalla
cresce coscienza
fardello
e responsabilità
»
- Blog di Rosario
- 2 comments
- 1719 letture
- Commenti
Scritto da © Manuela Verbasi - Gio, 25/02/2010 - 11:49
Cose Così [fruttate]
Esploda d'aroma fruttato il peregrinare dei baci nel fiato, inanelli ciambelle glassate di bianco. Siano il fresco delle acque, le sinfoniche accortezze, l'arco del cielo piegato confonda le rondini. Arretri il velo tortora sceso a tradimento. S'inventi il tempo, lo dilati, ne faccia concerto di archi e pianga di pioggia. Ora, raccolti i vestiti da terra, si plachi il mal d'amore. Apra la finestra e lo respiri, questo spazio immenso, immerso.
Passeggia fra cesti di mele.
Manuela
»
- Blog di Manuela Verbasi
- 6 comments
- 1452 letture
- Commenti
Scritto da © fantasia - Gio, 25/02/2010 - 09:50
Un temporale
Finirà questo temporale
notturno
si spegneranno i bagliori
taglienti tra gli scuri
si placheranno i sospiri
e gli affanni
tornerà la magica luna
amica
a sorridere silenziosa
maliziosa a sussurrare piano
‘chiudi gli occhi
e lasciati andare’
»
- Blog di fantasia
- 7 comments
- 1196 letture
- Commenti
Scritto da © baronerosso1 - Gio, 25/02/2010 - 08:23
tu...
tu, giovinezza del
mio sorriso
tu tenerezza del
momento rapito
tu, fresche carezze
nel volto già stanco
che torna a affacciarsi
al balcone fiorito.
tu sole e luna tra
le rughe del mio tempo
tu sapore di fragole
nel sogno e nel
mio sospiro.
mio sorriso
tu tenerezza del
momento rapito
tu, fresche carezze
nel volto già stanco
che torna a affacciarsi
al balcone fiorito.
tu sole e luna tra
le rughe del mio tempo
tu sapore di fragole
nel sogno e nel
mio sospiro.
»
- Blog di baronerosso1
- 13 comments
- 1883 letture
- Commenti
Scritto da © Franco Pucci - Gio, 25/02/2010 - 03:24
L'altro.
ti ho visto
nudo, rannicchiato
tra le anguste pareti
nudo, rannicchiato
tra le anguste pareti
un dolore lancinante
la testa tra le mani
in attesa
la testa tra le mani
in attesa
un silenzio soffocante
mi sono rannicchiato
anch’io tra quelle pieghe
mi sono rannicchiato
anch’io tra quelle pieghe
accanto a te
spogliato di ogni affanno
nudo come te
spogliato di ogni affanno
nudo come te
attendo senza sapere
quanto durerà l’attesa
lento hai alzato lo sguardo
quanto durerà l’attesa
lento hai alzato lo sguardo
mi sono visto
e il silenzio si è rotto
in un fragore di cristalli
e il silenzio si è rotto
in un fragore di cristalli
»
- Blog di Franco Pucci
- 11 comments
- 1255 letture
- Commenti
Scritto da © Anonimo - Mer, 24/02/2010 - 20:18
Solo mia sarà la visione.
Quegli asfalti senza il sebo apparente dei passi
quella chioma di città sferzata delle scomparse orme minime,
dicono di te senza cortili qui - gli occhi tuoi sono i loro
e il viso che occupa il turchese è fuori dal sorriso del cancello -
e ai cortili piacerebbe quel verde
e il ceruleo che portano le pupille a spicchi;
quindi, t’invidiassero i lineamenti
per le sere in cui combineranno i loro rientri,
i cortili,
come il preso a doversi.
Sarò rapace e rapido
sulle strade che t’inseguono per fame, sotto i marciapiedi
che panneggiano la tua caviglia frivola.
Verrò, come si va lontano, tornando.
Solo mia sarà la visione
diamante e mora
dalla culotte al cuore.
»
- Blog di
- 5 comments
- 970 letture
- Commenti