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Collidere - I


Mi dicevi che non potevi fermare le braccia
al mio solo corpo
né un’ellittica ad un solo fuoco.
 
Avevo crampi di pancia
e la mente che straniava sulle cuccume.
 
Capivo il succo dal sale.
 
Smisi di colpo di raccogliere imperfezioni
nelle fasi a pinze di pelle.
 

Il dono più grande.

 
Tutta la vita in un attimo
tra una lacrima nei tuoi occhi traspare.
 
Emozioni di un giorno già distante,
già lontano ma ancora presente.
 
Il dono più grande è il presente
in quell'istante di gioia afferrato appena.
 
E' per ciò che io vivo e tu vivi
e ciò che tu ami in me s'appresta.
 
Uno sfioro, un sospiro, un bacio
nel tuo desiderio il mio destino si fonde.
 
In tale smania di arrestare quel tempo
che si ostina a non fermarsi mai.
 
Atlantis

Trilogia del panico

1.
 
Quando il buio
è ventre
di morti improbabili
di mie morti
corpo ridotto alla sua fisicità
carne e sangue e ossa
 
                                             la voglia di piangere
                                             è un nodo nel cervello
                                             una lama le lacrime
                                             che rotolano sul viso
E sono stanca
incapace di accettare
questo lento rovinare
 
verso il nulla
 
 
2.
 
Chi sei chi sei e cosa
                           vuoi
                quando stringi i denti

Renga

 
penso amore
quando mi passi ignara                                               (io)
tra gli occhi
 
volano petali dal            
mandorlo già sfiorito                                                   (l'altro)
 
_________
 
tramonto siedi
con lieve calda brezza                                                   ...
alle mie spalle
 
stretti gonfi bottoni         
attendono il tempo                                                         ...
 
____________
 
la canizie è

Tradito

“Continui a fumare come un turco. Chissà come hai fatto a resistere senza sigarette in mezzo alla boscaglia.”
E’ sempre lei, cristo santo. Non è cambiata, la voce bassa e decisa, il naso dritto in mezzo all’ovale puro, gli zigomi alti come quelli delle dive del cinema americano, e gli occhi, dio, me li sognavo tutte le notti questi occhi verdeazzurro, glauchi diceva il Professore quando gli mostravo la fotografia ciancicata che tengo ancora nel portafoglio.
Vorrei stringerla fino a levarle il fiato, ho pensato a questo momento per mesi mentre cacciavo tedeschi come da bambino cacciavo i fagiani con mio padre. E mi dicevo che lo facevo anche per lei, cristo, per darle la libertà e una casa e pane fresco tutti i giorni e un letto vero.
Ed è lei, è sempre lei, la mia Irene bella come le dive, ma non è più lei, e non è più mia.
“Paolo dice di andare a trovarlo, che vuole vederti, che ti perdona perché ti capisce”, sta dicendo.
E a me sale di nuovo in gola tutta la furia che credevo di aver sfogato spaccandogli il naso, a quel sant’uomo di Paolo. Al vigliacco che ha preferito nascondersi sotto la sottana della mia donna e poi non è riuscito a resistere, povero, e gli è venuto da scivolare anche dentro la mia donna, oh, scusa, mi dispiace, sai, ma eravamo così soli e spaventati e tu eri sparito in montagna e allora…
“Quello non capisce un beneamato”, ringhio. “Quello che avevo da dirgli gliel’ho detto, non ho altro da aggiungere. Io coi vigliacchi parlo solo così, le parole non servono.”

L'uomo lo sa

L’uomo lo sa
su che muscoli di cosce offerte
si regge la ragazza
:le accarezza e a ogni tocco
a lei nascono in gola desideri turgidi

Mi Si Sciolgono Le Lacrime

Mi si sciolgono le lacrime
dentro l'acqua ruscellante
che m'abbraccia comprensiva
con straziante nostalgia

ed il pianto poi mi porta
tra le onde che rigirano
scivolando via leggere
nell'eterno girotondo.

 
      loripanni               

Essere e non essere.

stordiscimi di profumi
confondimi di colori
primavera capricciosa
circonda i miei fianchi
di venti incerti tra freddo
e incipiente prossimo tepore
così ch'io possa sognare
di dare e ricevere amplessi
corroborare i pensieri
di speranze finitime
tra essere e non essere.
 

nuovi echi


"nelle bolle
di echi
astrali
aspiro 
conquiste,
evanescenti 
draghi 
dello spazio 
accompagnano
i miei 
pensieri,
osservo 
nel brillio 
di quel vuoto
sogni
non consumati, 
lucido
ali
polverose,
e occhi 
curiosamente 
obliqui
intrecciano 
i miei sentimenti
rotti,
pulsano
sincronici
desideri
alla ricerca
su nuove 
galassie
d' indizi,
alieni riscontri,
per rimettere 
la lucida 
follia
in forma
con aliti ,urla 
pianti e risa,
stringendo
tra i pugni
sospiri
alla ricerca 
di quiete." 

senza titolo

 
 
sui primi mesi
il tempo breve giace
pura l'attesa
 
rincorre albe chiare
la fine della notte.

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