Scritto da © woodenship - Lun, 19/09/2016 - 15:03
... è proprio sotto quella tondeggiante buccia
smozzicata e mannara che te li senti
lì: appiccicati alla corteccia, neri
che manco un forcipe riuscirebbe a districarli
dal cervello abortendoli, tanto sono ostici.
Sgorbi, cuneiformi, si ostinano per nulla astratti
bizzarria cerebrale di grafia contorta
ululati dai tratti indecifrabili
a volerli leggere, che ci hanno accenti sguaiati:
versi di lupi nel profondo di valli ascosi
di certo mi abitano metastasi raggrumate
poesia di fantasmi che si fan forza
inebriando d'intenti col brillare di pennacchi
lucenti appena sopra un tetto di roccia
nella mente dissociata
sbriciolata d'artigli licantropi
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