Scritto da © woodenship - Lun, 17/08/2015 - 13:44
Allo specchio
con sofferto stupore
a incatenare l'immagine che sempre più sfugge
e meno è familiare
all'occhio: la condanna a morte
è nelle orbite assorte
e nel secchio
ove cadrà la testa
con tutti i suoi pensieri materni tra i capelli
pochi e ribelli: altri non avrà lo stesso suo tono
madre apprensiva
nè amerà della brina gli spilli e dei pupi gli strilli
Magico picchio così aggrappata al comò
che da sola non sta in piedi
del dolore il risucchio è forte e vecchio
riflesso
del quadro alle spalle
quello dal viso tondo
sogno enigmatico
e soggetto mitico
quello dai rami che sgorgano
con frutti da un'orecchio e spine dall'altro.
Rami asimmetrici nei doni ma generosi con l'animale
che il peyote ha nel cuore
vibrante motore
e in fronte una spirale...
Tutto ciò osserva pigotta stanca
come fosse l'ultimo appello
all'energia vitale
dell'acqua del primevo cerchio
acqua che sempre ritorna al mare
***La pigotta è una bambola di pezza, adottata dall'Unicef per reperire fondi, attraverso l'acquisto o l'adozione della bambola stessa. Ideata da Jo Garceau nel 1988. Ma io ricordo di avere visto bambole di pezza similari già agli inizi del 1980 in Messico, nel Chiapas, più precisamente costruite dai bambini delle popolazioni maya dei dintorni di San Cristobàl Las Casas....
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