Scritto da © Elisa Anastasi - Ven, 29/06/2012 - 12:23
Confuse gocce di splendore
si sono mischiate a sorsi di dolore
e unite a stancanti passi
e giochi elegantemente falsi.
Angelico il tuo amore
che si confonde al marcio terrore,
il mio,
che induce al timore
di perdere te,
e allontanarmi da Dio.
Favole giocose
intrecciate a mani ansiose
di averti accanto.
Pertanto,
io ti imploro
di darmi la mano
la tua,
che tatuata d’oro
sa tirarmi fuori non invano
strisciante come un geco
viscida come una serpe
avvinghiata alle tue cure come fiorente sterpe.
Placa il fuoco che mi brucia
arricchisciti speranzoso della mia fiducia.
Disseta questa fame che mi annienta
accalora questa donna che di te si alimenta,
affranta da una stregoneria,
lei tornerà lucente come argenteria.
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- Blog di Elisa Anastasi
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