Scritto da © voceperduta - Mar, 17/03/2015 - 13:25
Per tempo ho ruotato i pennini,
con deboli tratti e punte allargate.
La variante al silenzio è un liscio
dovere di spazi e spessori;
non la parola che in sé è sonnolenta,
ma il pregno telaio che allerta
l'ordito.
Non so se cadranno bussole nere,
lembi d'inchiostro a scucire ogni
rigo; il peso alle volte straripa
nel vento.
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