Scritto da © Stefania Stravato - Sab, 19/05/2012 - 11:17
brucia, la rugiada
alle ginocchia sulla macchia:
la pietra, l'ombra
allo stesso modo, la realtà
del silenzio;
lontano, chiamami
ho rinunciato ai confini
mi dicevo, scivolavo
venivo, quante volte
quanto mare da sentire
e del dolore, sfregiavo
il nervo, la sua pelle
senza parole, e le tenevo
a naufragarmi sangue, nella bocca.
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