Scritto da © Francesco Paolo - Gio, 01/04/2010 - 10:58
Barcollanti uomini scalzi
nudi come ombre incappucciate
stanchi fantasmi
e bianchi in spettrale silenzio.
Rumori di ferri battuti su legni spezzati
lunghi veli neri
di donne nascoste e piangenti
lenti passi ondulati e lenti lamenti
lenti lenti lenti.
Sotto le croci
e le spine acute e dolenti
figure incurvante
nella passione segnano il tempo.
Io sono là con loro impietrito
e soffro l’attesa
per tre giorni l’avvento.
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