Sento lo scroscio della tempesta
questa notte respira col fumo bagnato,
finalmente la pioggia disseta la notte,
la quiete smarrita nel giorno agitato
si riprende la piazza il gioco rubato
barando s’un tavolo con carte truccate
illusi momenti vissuti di niente
fissando nel vuoto immagini assenti
fuggendo fuggendo la fretta che insegue
insicuro si sente il cuore ferito
non trova dimora selvatica l’ansia
l’ingannevole scena che agita il palco
diffonde finzioni di luci fraintese
si perde il coraggio soffocato da voci
proviene la voce da esterne visioni
falsifica il senso più vero di quella
che sgorga dai cuori assetati di pioggia
come questa che sferza i selci e zampilla
questa pioggia che i rami degli alberi scuote
odora la notte di cose più nuove.
Antonio Ragone (Da “I Passi sul sentiero sconosciuto” Liberidiscrivere.eu 2009)
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