Scritto da © taglioavvenuto - Sab, 24/09/2016 - 00:37
Ad nota us ved; t'ved
al steli che 'e de l'i gné
t'ved al femni che un è
che 'e de li ni sea ma li sparess,
cum al lozli.
La nota, invici ad cor vea
o ad ciud'si, li samnarea
d'l'elt gren, i l'avess
tal meni. Parò, 'i te fa veda.
La notte si vede; vedi
le stelle che di giorno non ci sono
vedi le femmine che non è
che di giorno siano assenti, ma spariscono,
come le lucciole.
La notte, invece di correr via
o di chiudersi, seminerebbero
altro oro se l'avessero
nel ventre. Però, te lo fan vedere.
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