Scritto da © Stefania Stravato - Dom, 30/06/2013 - 22:06
prima ancora che nelle parole
persi
pelle a pelle
nella descrizione d'oscuro
fermo al centro esatto del sangue
l'attimo
insorto
e non saper andare oltre
che non si disperda alla luce una diversa uguaglianza
nel duello dei fianchi
altrimenti vivi eppure assenti
a patire il possesso di una traccia unica d'aria
che sostiene le labbra al grido estremo
di calarsi dalle alture
poi tremare e mai lo stesso
lo squarcio di un'eco remota.
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