Lirica di Vittorio Fioravanti
Il soldato era da tempo
a bocca in giù
nel fondo nero del pozzo
Nel buio c'erano gli scarponi
e le braccia legate sul dorso
ma lo sapevano i partigiani
che ce l'avevano buttato dentro
per nasconderlo morto
Noi s'attingeva l'acqua ignari
due volte al giorno
al mattino e alla sera
da oltre un mese ormai
Da quando eravamo scappati
da La Spezia e le bombe
sganciate a grappoli dagli alleati
ogni notte sul porto e le case
rase al suolo con l'Arsenale
Fuggiti via dall'ansia
dalle macerie e gli agguati
cercando di sopravvivere
come animali feriti
in un borgo lontano dal mare
nell'aspera Garfagnana
C'era invece il tedesco
ucciso nel pozzo infetto
e Silvia - che non aveva
ancora detto una volta
mamma -
consunta di febbre e di pianto
come un fiorellino appassito
si spense nell'abbraccio muto
d'una madre impotente
di salvare i suoi figli
Settembre 2003
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