Scritto da © sid liscious - Ven, 03/04/2015 - 10:28
Quando la mia testa è ferma sento il respiro dell'albero.
Quando l'albero respira vedo il cielo che guarda proprio me.
Quando il cielo guarda proprio me traduco il linguaggio del sole.
Quando traduco il linguaggio del sole la notte mi fa assaggiare il suo tatto felpato.
E quando assaggio un tatto felpato comprendo il movimento della luna.
Quando comprendo il movimento della luna so perché mi muovo.
Quando so perché mi muovo non ho bisogno di sapere dove andrò.
Quando non ho bisogno di sapere dove andrò nessuno può tagliarmi la strada.
E quando nessuno può tagliarmi la strada è in quel momento che t'incontrerò puro e disinteressato.
Io di mio infatti già c'ero.
Non mi servivano stampelle.
Né avevo smanie da soddisfare.
Praticamente quando il fato vuole non m'è importante.
Quando il vuoto spinge m'è ingombrante.
E quando la voglia esige mi sta umiliante.
E quindi quando?
Ovvio!
Quando sono un uomo e non sono io.
Ergo, quando...
Quando mai?
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