C'è sempre qualcosa da imparare dalle opinioni dai tramezzini dai giornalai e dai toast ( questo è il titolo vero della cosa che peraltro è da prendere con le molle e molto inusuale )
Il cambio di gestione dal giornalaio è vicenda che incuriosisce assai. ( questo invece è il testo )
O che perlomeno m'incuriosisce assai.
La figura in questione infatti non è una di quelle fuori uno e dentro l'altro indifferentemente.
Eh no!
Lui diventa un punto di riferimento.
Una persona con cui si scambiano opinioni e pareri e qualche volta perfino interessi specifici.
Ovviamente non vitali ma in merito a scambi d'informazione o letture preferite o anche socialmente e politicamente se vogliamo.
E tutto sommato si sceglie dunque con attenzione e si tende a mantenerla fissa nel tempo codesta figura.
Maria oramai era anziana e non aveva più la voglia e nemmeno il trasporto verso il ruolo ed aspettava unicamente la pensione e da questo punto di vista il giorno in cui la raggiunse mi diventò estremamente importante.
Ero ansioso di conoscere chi l'avrebbe sostituita.
E pure parecchio.
E... ed il mattino appresso entrai pertanto con una certa aspettativa... che lei preventivamente non volle rivelarmi nulla nonostante le mie insistenze e... e mitica visione conobbi Margherita.
Aveva rilevato l'esercizio in toto e preparato un piccolo rinfresco e per l'occasione aveva scelto quella che sarebbe diventata la divisa di lavoro.
Un grembiule bianco che la copriva fino al ginocchio con una lunga meravigliosa fila di bottoni rosa sul davanti.
Era una bella donna... niente da dire.
Quarant'anni portati con indubbio talento sensuale.
Boccioli di capelli castani che cadevano su spalle tornite.
Occhi, ciglia e sopracciglia di classe sopraffina.
Una bocca sinuosa nel pronunciare le parole.
Un seno alto e regale misura generosa.
Fianchi con le curve disegnate da architetto geniale.
Gambe filanti e graziose graziose graziose nel polpaccio che spuntava dal grembiule.
Fu un attimo entrare in sintonia con lei.
Che immediatamente di suo si dimostrò estremamente simpatica nel reggere la conversazione e lingua tagliente nell'esprimere giudizi o battute da fare morire dal ridere.
Andai a casa rilassato insomma dopo avere comperato sigarette quotidiani e gratta e vinci.
Andai a casa con stampato l'occhiolino furbo che mi fece salutandomi.
Ed il giorno appresso chiaramente ancora lì.
Mai a questo punto avrei cambiato edicola.
Ed i giorni passavano e la sintonia aumentava, lei diventava man mano ottima e suadente ed io vedevo lievitare la mia considerazione verso questa donna accattivante.
Intendiamoci avevo la mia storia e di coinvolgimento amoroso non c'era traccia in me, però ecco sempre la simpatia ed una specie d'effetto calamita creato dal suo comportarsi soave ed incredibilmente a modo... questo sì mi coinvolgeva di brutto.
Ed intanto le occasioni d'incontro s'accavallavano ed i mesi trascorsi come dire insieme anche e la nostra "coesione" di pari passo.
Occasionalmente poi io usavo infilare tra le pagine dei quotidiani una rivista porno.
Che si sa è abbastanza normale comportamento di maschio intimorito dal pubblico.
Non volevo rubarla naturalmente.
La nascondevo solamente agli altri avventori e l'indicavo a lei che con un sorriso complice complice complice me la faceva pagare di nascosto.
"Ne ho qui alcune da fare lo scambio" mi disse un pomeriggio.
Cavolo che botta non avrei mai pensato.
"Tu leggi quella e dopo riportamela.
Per il momento io aggiungo questa che l'ho già guardata e sfogliata varie volte".
Sdeong!
Va va va... va bene balbettai e mi girai di scatto e quasi fuggii via che stavo tutto rosso avvampato e mi vergognavo un tot.
Tornai comunque.
Il giorno dopo ed all'ora di pranzo.
E con l'oggetto di scambio ovviamente.
E non c'era nessun altro avventore al che con estrema naturalezza lei allora l'aprì sopra il bancone ed incominciò a scrutarlo.
"Uhm interessante.
Un minimo monotematiche e monotone ma le immagini di codeste riviste le trovo molto umane e le guardo con piacere.
Wow che dotazione il signorino qui di colore.
Se ne vedono raramente dal vivo di pari importanza".
Cavolo non resistetti e mi scappò un ti piacerebbe vero? di cui peraltro mi pentii immediatamente.
"No no non credere io non sono interessata al pezzo bensì a quello che contiene e rilascia" mi rispose per nulla offesa o toccata.
Urca che vuoi dire?
"Mi vedi no?
Sono bella, brillante, intelligente, ben curata, perfettamente in forma ed ho la pelle liscia come la seta e non ho rughe e dimostro molti anni di meno di quelli che ho".
Perché quanti anni hai?
"Cinquanta sette per la precisione e sono tuttora dotata del mio ciclo mestruale".
Impossibile!
"Impossibile per tutti ma non per me che ho un segreto".
Un segreto?
"Certo un segreto.
E quel segreto sta dentro le palle ed è espulso dal pisello".
Lo sperma?
"Lo sperma.
Credimi è lui il pane materiale, intellettuale e spirituale delle dee.
Ne sono arci convinta e fulgida dimostrazione vivente.
È lui è lui è lui.
E gli devo tutto.
Cominciai da adolescente e non smetterei per nulla al mondo.
Io non mangio nulla che non sia condito con dello sperma" mi disse d'un fiato chiudendo la porta a chiave e tirando giù la relativa tendina sopra il vetro trasparente.
"Ed il segreto nel segreto è che non bisogna ingerirlo puro.
Troppo potente.
Effetto addirittura contrario.
Lui è un integratore alimentare stupendo solo se accompagnato da altro cibo.
Che così si combina dolcemente arricchendo le altrui vitamine e proprietà e sanando di fatto svariati difetti propri di un corpo umano".
E... ed in un attimo la fila di bottoni rosa s'aprì e sotto stava completamente nuda e... ed in un altro attimo armeggiava con la mia patta.
Ove peraltro gli ultimi avvenimenti le fecero incontrate un grosso argomento.
Che lei d'altronde s'affrettò ad infilare in bocca dicendomi "scusa la fretta però oggi ne sono sprovvista e non si può.
Ed ho appetito e la cura dev'essere quotidiana altrimenti non funziona".
E fu una storia ragazzi.
Una storia che a riportarne tutti i particolari ci sarebbe da scrivere un romanzo.
Indi dirò soltanto che nel frattempo pompava a mille e con una passione fulminante riuscì ad aprire la sua borsa ed estrarre un tramezzino tonno cipolline maionese ed un toast prosciutto formaggio funghi a scartarli ed aprirli ed a dirigere su di loro il getto nel mentre in cui, ululando piacere ai quattordici venti, io abbondantemente venni.
E se dico abbondantemente dovete credermi.
Abbondantemente.
Abbondantemente.
Abbondantemente.
Oh non ne andò dispersa nemmeno una minima gocciolina di sperma.
"Grande" mi fece guardandomi esaltata.
"Grande grande grande" ed in seguito richiuse il tramezzino ed il toast e li addentò bramosa "che se vuoi funzioni correttamente deve scendere giù per il corpo ancora caldo" specificò.
Be' io non so dolce Margherita replicai.
Non so non so e non voglio esprimere sentenze.
Ergo se questo è quello che pensi io non posso che rispettare la tua opinione.
Aggiungo unicamente lasciami un attimo e ne avrò sicuramente dell'altro.
Non sono innamorato di te e nemmeno... qualora eviti di volere baci in gola... costernato dal tuo comportamento, bensì ho come il presentimento che d'ora innanzi di mio mi preoccuperei con infinita gioia della tua forma.
Con infinita infinita infinita infinita infinita infinita... infinita gioia.
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