Scritto da © brunaccio - Ven, 06/11/2009 - 13:48
Ho il mio splendido finto destriero
tra le gambe e solide le staffe d'oro
reggono il mio corpo pondo pieno
ridondante di tutte le ovvietà vitali
Rigiro nella mente scelti lemmi
incongruentemente letti e appresi
per sfoggiarli in conveniente modo
spesso incomprensibile altrimenti
insignificanti presuntuosamente
criptici spocchiosamente ermetici.
In un volo immensamente lungo
soltanto a quote modeste calme
di vento banalmente quotidiano
sfogliavo sfogliavo comunissime
campiture di esperienze blande
che non servirono mai a farmi grande.
Così sto qui seduto su un bel nulla
in attesa di colei che a cavalcioni
vorrei portare invece d'esser portato
che almeno una cosa rilevante faccia
prima che tutto sia definitivamente stato.
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