Scritto da © selly - Sab, 24/11/2012 - 17:00
Mi basta stare per ore a contare formiche
con le gambe conserte
e le mani spiegazzate a rubar baci dai prati
Non voglio la voce che ride
né parole di carità
né parole di carità
da distribuire al semaforo nei giorni di pioggia
Non voglio alleggerire pesi,
né sulle gobbe degli altri
né sulle telefonate nei giorni di festa
Non voglio fare le code in posta
per sentirmi dire che nulla va bene
e non voglio sentire l'ave Maria
dalla seconda finestra da destra
Non voglio alleggerire pesi,
né sulle gobbe degli altri
né sulle telefonate nei giorni di festa
Non voglio fare le code in posta
per sentirmi dire che nulla va bene
e non voglio sentire l'ave Maria
dalla seconda finestra da destra
(ma vorrei sentire quella preghiera, sì,
quella di primo mattino quando ti lavi il viso
e ti vedi cambiare)
Non voglio la minestra dell'una
né il sangue in provetta per vedere d'amore
quella di primo mattino quando ti lavi il viso
e ti vedi cambiare)
Non voglio la minestra dell'una
né il sangue in provetta per vedere d'amore
Non voglio la voce che ride
Mi basta stare per ore a contare formiche
con le gambe conserte
e le mani spiegazzate a rubar baci dai prati
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