Saverio Fattori - Factory 12.47 (Una strage spiegata al mio criceto) - Vision Book Falcomer-Nazzaro | Video Poesie | Ezio Falcomer | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

Saverio Fattori - Factory 12.47 (Una strage spiegata al mio criceto) - Vision Book Falcomer-Nazzaro

 (post segnalato dalla redazione)
 
 
 
 

Testo: Saverio Fattori
Voce: Ezio Falcomer
Video: Antonio Nazzaro
© 2011 Centro Cultural Tina Modotti
 
 

Testo

 

Domani sparerò in mensa. Alle 12.47. Svolgerò regolarmente le mie mansioni nel turno della mattina, quello che va dalle 6 alle 12.30. Timbrerò il cartellino, preleverò come sempre il cutter e i guanti dall'armadietto. I miei movimenti saranno ancora più lenti, il giorno dell'Apocalisse richiede una liturgia di gesti precisi e armonici.
Nell'armadietto troverete anche il manoscritto. In questo momento non saprei dire quanti fogli mi occorreranno per dare un senso a tutto il sangue. Sparerò nel mucchio, perché una cosa sola ho capito in 23 anni di fabbrica. Ho capito che nessuno è innocente. Tutti si macchiano di crimini. In questo posto maledetto tutti i delitti sono colposi. Il delitto colposo, il più stupido e insopportabile, il più indecente. Entrare in mensa e sparare a cazzo, perché quando i tuoi nemici sono invisibili, quando non si manifestano a viso aperto, allora tutti sono nemici. Perché l'assassinio strategico e mirato è fuori dalla Storia e dalla mia miserabile cronaca. Negli ultimi giorni ho riflettuto molto. Ci sono personaggi che non devono sfuggire alla mia vendetta? O altre che meritano la salvezza? All'inizio di questa settima mi ero intestardito a stilare una risibile lista di Buoni e Cattivi. La segretaria che era stata gentile agevolandomi nell'acquisizione di un documento. Buona. Salva. Il diretto superiore che non aveva saputo opporsi al mio ridimensionamento, benché conoscesse la mia abnegazione. Cattivo. Buco in fronte. Idiozie. Inutili tormenti d'animo, intralci nelle fasi dell'azione. Non si tratta di esecuzioni: così agirebbe un Dio sensato, uno di quelli a cui vi ostinate a rivolgervi in preghiera. Si tratta di sparare con un fucile mitragliatore, a raffica, si tratta di affidare la vita e morte al caso. Non sono riuscito a identificare persone da salvare senza rimpianto, né da condannare senza pietà. Non esiste un capo reparto particolarmente malvagio che va a mangiare alle 12.47. Ma alcuni tra di voi insisteranno : perché non giustizi il direttore di Stabilimento e tutti i suoi cortigiani, e risparmi i poveri operai costretti alla catena di montaggio? Perché non sali tra le 13.25 e le 14.00 quando sono assisi solo loro, porporati e chierici, distribuiti a contatto di gomito in quei tavoloni quadrati, quattro per ogni lato, a ridere e a cianciare di gastroscopie, ragadi anali e massimi sistemi, mentre giù di sotto il brulichio delle laboriose formichine è in pieno fervore? Allora proprio cominciamo male e davvero non capite un cazzo, vi dirò io, che questo posto lo conosco bene.
Le 12.47 sono l'ora di massimo afflusso in sala mensa. Tutto qui.

 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 0 utenti e 8122 visitatori collegati.