Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Mar, 18/11/2014 - 18:13
Avresti dovuto vederlo, lui con il suo silenzio, c'era anche il sorriso che traspariva da quegli occhi azzurri. Hai presente come quelli di Robert Redford? Allora gli ho chiesto:
- Che ci fai qui, amico? - E lui ha sorriso. Poi mi ha guardato e sempre sorridendo mi ha detto: - Leggo poesie.
- Poesie? è roba che si mangia? noi qui si lavora duro a tirar su balle di fieno dal mattino alla sera. - Poi è arrivato Mario con la sua fisarmonica, si è seduto sul fieno e ha cominciato a suonare. Le sue mani carezzavano i tasti allo stesso modo di come la domenica, al ballo in piazza, carezzava una donna. Allora lo straniero ha tirato fuori un libricino, con i fogli tutti arricciati e consunti, ha inforcato un paio di occhiali e ha iniziato a leggere.
Luigi, appoggiato al forcone lo guardava, ruminando pensoso un filo di paglia, Mario ha pigiato ancora qualche tasto, poi si è fermato. Allora abbiamo fatto cerchio attorno a lui. C'erano tutti i fittavoli fermi ad ascoltare. Poi anche le donne con i bambini si sono avvicinate, e la voce dell'uomo vibrava. Le parole sembravano fantasmi che prendevano vita sull'aia.
* "Ero la vedova McFarlane,
tessevo i tappeti per tutto il villaggio.
E ho pietà di voi che ancora state al telaio della vita,
di voi che cantate alla spola,
guardando con amore le vostre mani al lavoro,
se per voi verrà il giorno dell'odio, della tremenda verità.
Perchè la stoffa della vita è tessuta
su un disegno nascosto sotto il telaio -
un disegno che non si vede mai!
E voi continuate a tessere allegramente
cantando, cantando,
riservate i fili dell'amore e dell'amicizia
per nobili figure in oro e porpora.
E tanto tempo dopo che altri occhi hanno già visto
che avete tessuto una striscia di stoffa bianca come la luna,
voi ridete della vostra forza, perchè la Speranza
la ricopre di figure d'amore e di bellezza.
Il telaio si ferma di colpo! Si scopre il disegno!
Siete soli nella stanza! Era un sudario quello che tessevate!
E l'odio per tutto questo vi spinge a stendervi in esso."
* “La vedova McFarlane”, da Antologia di Spoon River, di Edgar Lee Masters.
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