Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Mer, 05/06/2013 - 22:08
Inchiodato sui tuoi passi vedo il computo delle stagioni,
e allora, ubriaco dei miei giorni, assento su nubi cupe.
[ pioverà mai sull'anima dei passanti?]
Vittima preferita è il Destino,
che sconvolge il mazzo di carte
distribuendole in senso inverso,
mentre tu piangi sul piatto dei tuoi perché.
Oh vita... creazione dell'assurdo,
immaginifico di un passo lento... bolso, sfinito...
Vuoi la tua rassegna? il rovescio dei miei pensieri?
Non amo i massacri e tanto meno le stragi,
ma non posso eludermi.
Ti bersaglio con dardi di parole
nel meccanismo a bielle contrapposte all'assurdo,
mite teatro di selvagge pianure e di pagine estinte.
Sillaberò il domani, tra grumi di pensieri e il coagulo dei miei sogni?
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