Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Gio, 02/10/2014 - 19:07
Poesia alta, verticale, suddivisa in strofe
e risolta in un unico respiro
nel soffocamento bilaterale
dei cimbali.
Ci si inciampa sul secondo verso,
sdrucciolando sul quarto.
Si piange sul primo, mentre
si giunge in ritardo sull'ultimo,
zigzagando nella ratatouille
tra il terzo e il settimo.
Il quinto è veramente sapido.
L'ottavo si tinge di blu,
mentre il nono è sbianchettato.
C'è un'elisione di versi
quando le rime si baciano
nascoste dalle chiome dell'autore
disperse nel buio dei sotterranei
della poesia.
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