Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Mar, 22/11/2016 - 22:55
La sera scivolava via
come una musica lontana
calata sulle ore della notte
era un affresco delle nostre anime
tracciato tra le carte della memoria.
Tu guardavi le nostre ombre
opacizzate dal tempo
sopra le rughe del pensiero
mentre il cielo si negava
a giorni sempre uguali.
Scorrevano le stagioni
come le nostre parole
che scivolavano sotto la porta
profumo dei nostri sorrisi.
Erano battiti di ciglia
balbettii confusi
nella penombra dei nostri giorni.
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