Le mie parole

 

Guardando dalla finestra il pensiero è tornato sulle mie parole, nel giorno del tuo compleanno. Ruotavano nella mia mente come cavalli di una giostra, allora ho deciso di dedicarle a te. Sì, a te mentre leggi queste brevi righe, a te che ti entusiasmi per il riflesso di una foglia, di quel baluginare che sembra lo specchio di un piccolo sole. Cento piccoli soli che si accendono in quell'albero che hai davanti agli occhi. C'è tutto un gioco di bambini tra quei rami, tra quelle foglie che si confondono con i colori del giorno. Spezie e profumi dell'immaginario, del tuo immaginario. Quello che gioca a rimpiattino con i pensieri, con le parole, mentre il vento porta forte il ricordo che diventa gomena da traino del passato. Un aquilone che si alza lento nel cielo, che porta le speranze di libertà tra i suoi sogni. E allora i tuoi occhi mentre scorrono queste mie parole si sollevano dalla pagina, si soffermano per un istante sulla parete e poi fuggono oltre la finestra per perdersi lungo la linea dell'orizzonte, dove i pensieri si fondono nel tramonto.