Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Ven, 30/01/2015 - 12:08
Lo vedo dai segni delle palpebre chiuse
dalle ciglia scosse, dai sogni dimenticati
nel gioco del nascondino con la vita
c'è chi perde e chi vince
lungo il tempo che scorre continuo
come una catena sul suo pignone.
Fuggo nell'arco di un respiro
da tutti i miei giorni
ansie di passi incolonnati
dalla barbarie degli anni
approdo nell'Isola che non c'è
nel tempo passato e negato
nel futuro da colorare
nei versi di una poesia
che immancabilmente tace
su una macchia di inchiostro.
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