Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Ven, 03/05/2013 - 18:44
Che ne sai tu
delle memorie calpestate in albe lontane,
tra granelli di ricordo trasformati in sogno,
nei silenzi opachi delle livide ore del giorno...
Che ne sai tu
dei frammenti di cielo che cuciono la notte,
sorrisi rubati ad aghi di pino e girasoli...
dei passi lontani, tra il labirinto dei pensieri
e la pioggia del cuore...
Che ne sai tu
che sei attimo e istante di parola,
immagine destinata all'oblio.
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