Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Gio, 19/02/2015 - 11:58
Era una poesia lontana
i suoi versi fissavano l'attimo
e lo cacciavano via
traslando spazio e tempo.
Un mondo che ruotava
lungo infiniti detriti
simmetrie di pensieri scartati.
Immagini sfocate
perse nelle periferie degli anfratti
della suggestione del momento.
Miraggio di giorni diseguali
vestiti a festa, mentre le notti
adombravano la ragione
e la folla serpeggiava
immersa nel brusio della città.
C'era anche la Luna
tra quelle lenzuola dai mille sogni
confusi tra le pieghe delle nuvole
dagli anni che scorrevano racchiusi
in una divisa scolastica.
E tutti i tuoi ieri
usurpavano l'istante
più eloquenti delle tue labbra
del sorriso dei tuoi occhi
delle tue parole sfumate.
[ mentre con un gesto vestivi il giorno ]
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