Scritto da © Phantom - Dom, 23/01/2011 - 08:21
Giù nel canale le rane cantano
Al lume di una lampada a petrolio
sorseggio un caffè
Tra le mani unte di olio
ho fotografie
che si accendono
della luce roteante di una sirena
Mi acceco al sorgere dell’alba
che inciampa fra i sassi e il fango
e si intuba in una strada senza via d’uscita
Ieri è una nave sull’orizzonte che fuma
oggi è carta straccia
domani è il mostro che graffia
Ricordi affogati nell’odore di legna arsa
attimi di libertà
attimi di libertà
trascorsi dentro cespugli ondeggianti
e voci che ronzano nella testa come insetti
mi piegano
Il viaggio è ora a portata di mano
Nella valigia ho messo un sorriso
il tuo - una musica senza note -
il buio
e l’unico compagno rimasto:
il silenzio della tua assenza
Plinc!
Una goccia d’acqua cade nella tazzina
Ho bisogno d’un sorso d’aria fresca
Apro la finestra e guardo il cielo
fuori c’è il sole…
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