Scritto da © 'O Malament - Ven, 05/12/2014 - 07:22
Basterebbe la notte, sopravveniente una formica in più
la cima di coltello, un tralcio
e inginocchiarsi, veder sfilare lente ai grani rosse
e nere, immense immense file
infiniti denti e sciabole, mammouth, pascoli
nudi, gente nuda
e il fischio
modulato
invece
questa guerra snervante
una stanza chiusa
dove siedo. Mirare le persiane
ascoltarmi i passi
moderna una candela
nemmeno un buco dove fare breccia
un fulmine caduto
ah il fuoco
il fuoco riportato a casa
a riscaldarsi, al freddo dell'inverno
crateri, di fiaccole
portai una pietra, bruciandomi le mani
ed ecco, apparire di lontananze offusche, cime, e cime.
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