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Nonna come stai?

 
Mia nonna, una trappoletta di un metro e cinquanta, i fianchi larghi e il seno abbondante, segno caratteristico di tutte le donne di famiglia, anche il mio; sempre in perfetto ordine, i capelli bianchissimi e lunghissimi intrecciati e appuntati con le forcine sulla nuca a “ cocon”, il viso pieno di rughette che non lo deturpavano ma anzi lo facevano sembrare quello di una bambola di porcellana.
Era una donnina dolce ma quando litigava con il nonno, un pezzo di marcantonio con la pipa perennemente incastrata tra i denti, tanto che a volte dimenticava d’averla in bocca, lei gli arrivava appena al penultimo bottone della camicia, come ho già detto, quando litigava con lui diventava un peperino e per rimarcare la sua forza l’apostrofava con il Voi, il nonno, non da meno, le rispondeva con lo stesso tono. La nonna portava gli abiti rigorosamente a metà polpaccio, a questo proposito ripeteva sempre, quando le regalavi la stoffa per un nuovo vestito: << No la vojo tabachera!>> Ciò significava che la pezza doveva essere blu, verde o marrone con disegnini o fiorellini ma nera proprio no. Beh, non divaghiamo, tutto questo non centra niente con l’argomento che trattiamo ma lo stesso mi piaceva raccontarvelo.
Ogni tanto mi sovviene in mente la laconica risposta che mia nonna dava a questa domanda:
<< Come stai?>> << E come te vol che staghi picia, da vecia no?>> << Ma valà che sei un fiore!>> << O sicuro, un fior apasì che nol sa se sto anno rivarà a Nadal.>> << Nonna, nonna sei furba tu, non lo sai che ogni volta che dici così allunghi ancora un’anno alla tua vita?>> << Per carità, e no stame cior per fioco sà, te diventerà vecia anca ti e pò te savarà cossa vol dir.>> E prima di riderle in faccia scappavo via.
Questa risposta è diventata l’eredità di famiglia, dopo mia nonna l’ha presa in affitto la zia, sorella più anziana di mia madre e poi la mamma, negli ultimi tempi l’ha usata spesso, molto spesso, ed ora, che sulle mie spalle, anno per anno incombe l’età che avanza, a chi mi rivolge questa domanda, la voglia di rispondere: << Da vecia!>> è tanta ma poi penso che l’animo mio si sente ancora giovane quindi meglio è non rispondere affatto, poi sarà quel che sarà.
 

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