Scritto da © Stefania Stravato - Lun, 17/10/2011 - 10:56
Tra le labbra e la sete
tienimi,
fiorirò rugiada
dove ardi di me
e chiamami,
tra le mani e la notte,
quando è un velo di tenue chiarore
la penombra che si posa
sulle danze del cuore
canto all'anima
a gemerti nelle vene,
ti amerò
nell'assoluto dell'amore,
che si fa cielo
a noi soltanto
e s'apre
al volo palpitante dell'eterno.
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