Scritto da © fintipa2 - Gio, 05/04/2012 - 07:50
Tu amavi, Marlene tradiva
Cosa c’era da aspettarsi?
Che ne sapevi tu
che in fondo alla sfera di cristallo
Le sue gambe,
il seno perfetto scucito nell’ombra
lavoravano le spalle?
Ora…
nel guscio hai rimesso le ali
Che volarono sui mirtilli.
Come farai a raggomitolarle in un bozzolo?
Come farai a rimettere in un grigio
I colori di aprile?
Maggio può solo regolare,
stabilire chi e come deve usare i suoi trucchi
Ma le anime volano per proprio conto
ciascuno vibra un’orchestra di colori.
Non c’è da aggiungere nulla
al bisbiglio di un giallo
Su corolle di margherite.
E tu ascoltavi la voce del flauto
come l’assolo si fa carezza
sul dorso d'anima.
Ma dov’è il tradimento?
Marlene, Marlene!
Entra ed esce dalla tua mente
Colmando desideri di biancospino
accarezza il tuo teschio
e fingendosi il dorso di ape
trastulla la barba con mani di miele.
La vedi? Nel cuore che sembra tuo
sbatte maligna le ali
e la lingua che parla e genera universi
è la stessa che disse canta
ed il gallo cantò tre volte.
(Marlene ed il Professore. Parte 2)
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