Scritto da © Franco Pucci - Sab, 20/02/2010 - 13:56
mi soffermo a guardarle vincendo il dolore
ricordo quando bastava un cenno degli occhi
perché si muovessero agili tra colori e pennelli
mirabilmente ritmiche col plettro della chitarra
ricordo quando bastava un cenno degli occhi
perché si muovessero agili tra colori e pennelli
mirabilmente ritmiche col plettro della chitarra
ora l’ingiuria della vita e degli anni vi hanno ferito
niente è più come prima, vivete di vita diversa
aliene ad ogni sollecitazione, ribelli alle consuetudini
non riconosco il vostro vagabondare distratto
niente è più come prima, vivete di vita diversa
aliene ad ogni sollecitazione, ribelli alle consuetudini
non riconosco il vostro vagabondare distratto
strane prosecuzioni di arti a volte dolenti
irridete malvagie alle piccole grandi difficoltà
compagne inevitabili, benché ormai mi sia negato
persino il ricordo della vostra abilità
irridete malvagie alle piccole grandi difficoltà
compagne inevitabili, benché ormai mi sia negato
persino il ricordo della vostra abilità
le mie mani?
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