Scritto da © Max - Mar, 03/12/2013 - 08:29
Mi riconosco ad arco
sul tuo corpo stanco,
un esercizio di memoria
che rinsalda le regole
d'una geometria piana.
Disegno linee ed angoli
rubando le dita alla luce,
tu ,distesa morbida,
affanno tolto al respiro,
tu, risposta suadente,
beneficio del mio io.
Mi riconosco piega
del tuo corpo pigro,
una postura cercata
che grida spasimi
in una lama di luce.
Disegno e cancello
il mio calore vivo,
tu, fulva ombra,
di chiara ferita rosa.
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