Scritto da © Max - Lun, 21/10/2013 - 09:25
Vorrei non essere io
e concedermi la parte
che vi si addice,
rivoltare il calzino
della vita e credere
che l'interesse cieco
urti in contraddizione
coi propri desideri.
Vorrei essere specchio
e soddisfare la curiosità
che resta appesa alle smorfie
di un giorno da incominciare,
credere che non v'importi
se taccio o smusso i pensieri.
Vorrei essere lingua lunga
che dileggi con falsi verbi
le improprietà dell'egoismo,
scrutare lontano i miraggi
che creano solitudine,
piegare le barriere alte
dell'indifferenza muta.
Vorrei essere un faro
che illumini i disastri
della notte affamata,
essere il ripensamento
che allontana il dolore
e dare un premio d'oro
a chi non conosce la via.
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