Scritto da © Max - Sab, 26/01/2013 - 14:02
Apro gli occhi,
compagni del buio,
una distrazione
dal sonno
ormai svogliato,
di sfocata cecità.
Un bisbiglio
di parole lo riconosco,
la voce ancora roca
tra le lame di luce
e le lente carezze
d’un preludio d’amore.
L’amore che cavalca
i minuti,
cambia il mio viso,
segue i lamenti
racchiusi in vasi canopi
e scivola con labbra lievi
sulla spalla che nuda gode.
compagni del buio,
una distrazione
dal sonno
ormai svogliato,
di sfocata cecità.
Un bisbiglio
di parole lo riconosco,
la voce ancora roca
tra le lame di luce
e le lente carezze
d’un preludio d’amore.
L’amore che cavalca
i minuti,
cambia il mio viso,
segue i lamenti
racchiusi in vasi canopi
e scivola con labbra lievi
sulla spalla che nuda gode.
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