Scritto da © Max - Mer, 03/10/2012 - 15:18
Arriva.
E’ silenziosa la prima pioggia come astore.
Conto gocce che il cielo scrolla senza freni,
avvolgo le ossute sporgenze della terra
con i lamenti della sera.
avvolgo le ossute sporgenze della terra
con i lamenti della sera.
Zuppo il corpo, disseto l’anima che gorgoglia
insofferente, spugna di fiori,grano e lacrime.
insofferente, spugna di fiori,grano e lacrime.
Si è fermato il tempo, non mi rincorre impaziente,
ho chiuso l’uscio con spranga di quercia,
batte solo il cuore con urlo pesante di piombo.
ho chiuso l’uscio con spranga di quercia,
batte solo il cuore con urlo pesante di piombo.
La pioggia c’è ancora,
si tende la corda fremente del cuore,
vibrano i sorrisi degli occhi di donna,
senza rimorso razziano intorno ogni cosa.
si tende la corda fremente del cuore,
vibrano i sorrisi degli occhi di donna,
senza rimorso razziano intorno ogni cosa.
Ci vuole una donna a saziare i dolori dell’uomo,
concepisce nel letto di un fiume con occhi svagati,
accelera il silenzio del tempo che li apre.
concepisce nel letto di un fiume con occhi svagati,
accelera il silenzio del tempo che li apre.
Scroscia.
La pioggia toglie il fiato, rinserra
i battenti dell’oscurità che volge in tenebra.
i battenti dell’oscurità che volge in tenebra.
Si è fermato il tempo, non mi rincorre rovente,
nell’aria un odore a fermentare acre di limoni.
nell’aria un odore a fermentare acre di limoni.
Ho chiuso l’uscio con rami di foglie riarse.
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