Scritto da © Max - Ven, 14/03/2014 - 17:42
All’ora del tè la danzatrice plissettava
tarpando le ali del cigno irrispettoso,
arieggiava le scarpine sul palco della scala
confusa tra le ore del magico foyer.
Non era che fuori di un sogno d’arpa
sfuggente ai richiami delle corde,
minuzzoli di perle al collo erto
tra spalle rigide in algido tutù.
Il giorno è spettro del passato.
All’ora del tè sorbiva in compagnia
le note pendule di un passo d’oca
silenziosa crocchia su occhi attenti
goffe movenze di muscoli allacciati.
In fuga bilanciata d’ali
la danzatrice fu rapida ad arte,
ma non più riserve ha questo programma
che il biglietto eluse l’irrisorio costo.
tarpando le ali del cigno irrispettoso,
arieggiava le scarpine sul palco della scala
confusa tra le ore del magico foyer.
Non era che fuori di un sogno d’arpa
sfuggente ai richiami delle corde,
minuzzoli di perle al collo erto
tra spalle rigide in algido tutù.
Il giorno è spettro del passato.
All’ora del tè sorbiva in compagnia
le note pendule di un passo d’oca
silenziosa crocchia su occhi attenti
goffe movenze di muscoli allacciati.
In fuga bilanciata d’ali
la danzatrice fu rapida ad arte,
ma non più riserve ha questo programma
che il biglietto eluse l’irrisorio costo.
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