Scritto da © Max - Dom, 09/06/2013 - 10:09
Pazienza sottile come una lama
oggi m’impedisce d’affondare,
è il ricordo che mi confina
e ride degli occhi in corsa
sgravati del rimorso, socchiusi,
a seguire ogni respiro del corpo,
lento a pitturare l’aria di malia
che si ritorce e sgrida le mani,
una furia di agitazione impreca
e mi regala parole d’odio,
un conato triste del tempo
e mi scruta animale dolente.
Impazienza ora, senza attesa,
spezza gli indugi a mala pena,
lento a sorbire le false rinunce,
un vortice di parole ripetute,
una ferita a pelle come calce viva.
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