Scritto da © matris - Mar, 11/03/2014 - 10:23
Castagni, cresciuti ad aspettare
che ti assopisci
ed appoggi con la mano
il corpo disteso all'ombra
a seguire distratte le nubi.
Lasciavi distinguere al pensiero
quelle varcanti la soglia distante
ad entrare in un mondo nuovo
lasciandoti contemplare solidi venti
e occasionali bonacce.
Aspettare passivamente altre formazioni
che spirando forti
sugli altari della perseveranza
alimentano impenitenti zefiri
assaggianti la noia
ventilata da sguardi sfuggenti
di vivere meritevoli la propria sorte.
Allietiamo così l'attesa
intrigando fra loro gli sguardi
patteggiamo al cuore debitori
una eterea sottile speranza d'amore.
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