Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Ven, 09/03/2012 - 23:25
Nutro vane speranze
su raffiche spioventi
che infrangono
i sentieri dei miei giorni.
Vorrei gridare di attimi
stridenti macerati sulle
rotaie dei sogni infranti,
partoriti dalla rabbia del domani.
Vorrei urlare per tutti i miei
ieri, logorati e stanchi,
esili frammenti di specchi
sepolti in mucchi di sabbia
tra il livido del presente.
Cassato dalla fatica quotidiana
e deposto nel limbo del nulla,
oblitero sogni stanchi
e ansie di pallidi digiuni
immersi nei silenzi del giorno
tra le pieghe condensate
dalla forza della parola.
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