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Gianna

Culla vuota.jpg
Infante che si veste già da sposa,
per madre un desiderio nei suoi sogni,
perchè "Ciànne nan ère ancòure nàte
 
e la màmme la scève maretànne."
Nostra Gianna non era ancora nata
e la mamma voleva maritarla.
 
E' un detto che s'accorda a chi già spera,
d'essere avanti in anni di decenni,
ignora che la bimba deve fare
 
i passi a conoscenze evolutive.
La scuola, le scommesse della vita,
di quella sottomessa ai genitori
 
che porgono sicuri il loro affetto,
benedizione data qui ed ora,
d'educazione d'esistenza in vita.
 
Il sogno della mamma è prematuro,
di maritarla al principe di turno, 
ancora nei pensieri dei vicini,
 
sposi novelli, abitanti a porta,
stessa la via di quel borgo antico,
quando Gianna nemmeno ha visto luce.
 
L'invito, qui si spera d'ogni cosa,
in epoca opportuna darla in sposa.
 
 
Lorenzo 20.10.22

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