Scritto da © Raggiodiluna - Sab, 17/12/2011 - 02:05
Le idee... si saziano del nostro pensiero e poi si addormentano sulle panchine della strada.
Quanti dormitori! Diventiamo" letto" per non reggerci in piedi.
Idee galeotte anche assassine, incertezze sul libero pensiero e si ruba il pensiero dell'altro. Forse è migliore? Non credo! E solo di un altro è non costa fatica.
La fatica è una fine, meglio aspettare e vivere il riposo di ogni giorno. Quanti dubbi, anche i dubbi degli altri stancano ma non sappiamo farne a meno. La nostra ricerca mette in palio grossi rischi e la nostra condanna è una ricerca senza fine. Pensiamo a una luce, una stella, un uomo grande con una forte voce. Inchinarci al cielo è consolazione, rubare i colori della terra per dipingerci è volere nascondere quel che non vediamo.
Forse un bimbo può fermare il dubbio e senza darsi risposte accoglierne il sorriso? Ogni mistero resta tale e strappargli le vesti e soltanto l'inganno di vedere.
Meglio aspettare! forse il passaggio all'altra isola è un complotto, un giro di boa, un voler bere prima della sete? Direi di aprire le braccia e legarsi il cuore, tenerlo stretto dove non può scappare, aggiungere altri dubbi prima di tirarlo a sorte e stare attenti ai dadi che non abbiano lo stesso colore.
Quanti dormitori! Diventiamo" letto" per non reggerci in piedi.
Idee galeotte anche assassine, incertezze sul libero pensiero e si ruba il pensiero dell'altro. Forse è migliore? Non credo! E solo di un altro è non costa fatica.
La fatica è una fine, meglio aspettare e vivere il riposo di ogni giorno. Quanti dubbi, anche i dubbi degli altri stancano ma non sappiamo farne a meno. La nostra ricerca mette in palio grossi rischi e la nostra condanna è una ricerca senza fine. Pensiamo a una luce, una stella, un uomo grande con una forte voce. Inchinarci al cielo è consolazione, rubare i colori della terra per dipingerci è volere nascondere quel che non vediamo.
Forse un bimbo può fermare il dubbio e senza darsi risposte accoglierne il sorriso? Ogni mistero resta tale e strappargli le vesti e soltanto l'inganno di vedere.
Meglio aspettare! forse il passaggio all'altra isola è un complotto, un giro di boa, un voler bere prima della sete? Direi di aprire le braccia e legarsi il cuore, tenerlo stretto dove non può scappare, aggiungere altri dubbi prima di tirarlo a sorte e stare attenti ai dadi che non abbiano lo stesso colore.
Raggio
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