poesia di vento e velocità

il labirinto
che è magico e misterioso
chiama al salto nel cono delle concretezze
svolgendo in pieno il ruolo di miglior trappola per cervelli
sofisticato marchingegno da laboratorio di eccellenza superiore
mentre nel gioco quotidiano della sopravvivenza agitano le follie della folla

 

non abbiamo tenerezze
non più in queste strade d’oceano
non abbiamo baci né sospiri
non più  che fulmini e zattere di salvataggio
non abbiamo parole
non più di misero raggio ad intiepidire il giorno

 

eppure

conosciamo un nuovo tentativo di riscatto
bruciando a rogo i cosiddetti giuramenti di fedeltà
riprovando a percorrere i venti di un tempo
santificando tutte le fasi del miglior caos

eppure

 

la domanda sta diventando più urgente di risposte
quale la forza da imprimere alla falce per recidere le malformazioni
quale la potenza da dare al martello per conficcare il palo delle conclusioni

non avremo stelle da sistemare adeguate in vetrina
neanche i filamenti classici di un natale coloratissimo
forse appena una multa per aver rovistato tra i rifiuti
o la ingiustizia a muro di potere attraverso i giudici
non avremo genesi da descrivere né racconti eroici
gli inizi troveranno tutti la fatica di fare il primo passo
con le immagini finali che scompariranno nelle nebbie

 

avremo
però
da
svegli
tante
tragedie
da
rispettare
doverosamente

 

ma adesso

direi che posso anche evitare

questo pensiero ricorrente

 

stanotte
ho bisogno di un favore
verrei tanto che venissi a letto con me
nessuna frase
nessuna storia
nessuna domanda
nessun domani
solo tu
a sollevare le lenzuola
e scivolare nel letto
solo tu
nella piega dell’oscurità
a scintilla di novità
solo tu
tu