confluiscono
tutte ad un solo punto di
concretezza
le strade della confusione e del
perdono
un centro che consente poche
manovre
permettendo soltanto mezze
giravolte
sintetici spostamenti direzionali
un luogo che diventa conquista
a garanzia di contrasti sugli
eventuali incidenti
un luogo di incontri inattesi
all’incrocio di mille argomenti
altrettante visioni che si
moltiplicano
esaltando o gettando nel panico
forse addirittura indovinare i
pensieri
le motivazioni di tutte le fasi del
delitto
oggi il corvo racconta
strane storie di folgorazioni
accompagna come in un film le
spara nei concetti di continuità
ora che i destini si destinano al
quasi nulla assoluto in
questi deserti abitati da spirali di
fumo e scintille
ma si incontrano anche pellegrini in
sosta
confusi nel lungo viaggio verso il
loro personale polo di
attrazione
smarriti nell’umiliazione di
aver perso la strada in direzione di
un sacro e vitale aldilà
un’intera città è adesso ferma nel
mezzo delle stanchezze e delle
sconfitte
una intera città di luci e derisioni di
concerti a rombo di macchine infernali
sgradevoli come punti anomali delle
galassie
infide perfezioni di sistema universale
ora si acconcia a
docile ultima meraviglia
schiudendo le gambe alla più pura
degenerazione tra
una difficoltosa atmosfera rarefatta e
l’ambiguità di una pace molto
inesistente
tutto fragile nell’infinità dei
giorni
nell’insistenza di una
nuova furente voluttà
mentre contiamo una ad una le
gocce di un sangue forse
tutto nostro
provando a celebrare come di
consuetudine
le colorazioni di un asfalto in cui
cessa la speranza di finire in bellezza
qui al centro delle
fantasie che
attraverso l’attivazione degli
incubi si
risparmiano istanti costosi di
respiro
ballando nella notte più oscura un
ultimo impossibile tango
quello finale che
finge l’appagamento dei sensi
solo un attimo prima del
sipario che chiude tutti gli
spettacoli
- Blog di giuseppe pittà
- 1061 letture