Come una farfalla

Sopiti pensieri e piccole gioie, giacciono in scatole di latta e in album ingialliti dal tempo. Un vento di maestrale spazza via vecchie tele tessute da instancabili ragni e riscopre tesori sepolti. Quanti amori e sospiri nei giardini della mia infanzia! Ora so che posso dar vita alla mie falene notturne. Improvvisamente, mi ritrovo a volare sulla mia altalena. Sospesa fra le nuvole, mi rivedo sorridente e felice, remare con le gambe al vento. Come allora, spero di raggiungere il punto più alto. Volo e vado su, sempre più su e giungo lì, dove lasciai il mio piccolo mondo. Ci ritrovo il libro di favole che smisi di leggere quando cominciai a sentirmi donna. Lo divoro con la stessa vorace meraviglia, di chi fonde magia e realtà.  Riesco perfino a guardare con gli stessi occhi di allora e noto di non aver perduto la mia ruspante autenticità: quella che fa sembrare folle un savio. Di caratteri dorati mi tingo labbra e cuore e mi diverto a raccogliere tutte le mie memorie, senza lasciare nulla al caso. Ricomincio a volare. Prendo dardi di luce dalla mia faretra, sperando di colpire cuori miseri, ma noto che le mie frecce hanno la stessa forza dei sassi quando penetrano l’acqua. Se solo si potesse scrivere nell’aria, quante emozioni assumerebbero caratteri indelebili! Amo la mia limitata capacità alare, che mi consente di volteggiare facilmente e di non fare ombra a nessuno. Dialogo con le foglie carezzate dal vento e ricomincio a volteggiare. Mi mimetizzo con la natura, mi poso sui fiori e poi...mi sento leggera, sottile, colorata, delicata: che mi par d'essere quasi come una farfalla...
Giovanna Balsamo