Scritto da © Franco Pucci - Gio, 16/01/2014 - 17:54
Quelli come me
hanno ancora il blu conficcato sotto le unghie
brandelli di cielo stesi ad asciugare sul costato
bugiarde clessidre di sabbia divorate dal mare
e misurato adagio all’imbrunire del racconto.
Quelli come me
hanno molliche di gomma-pane nelle tasche
cancellano gli sberleffi che insultano le parole
scrivono il diario della vita su fragile cartariso
e abortiscono pagine piegandole come rughe.
Quelli come me
hanno nascosto cicatrici bianche riarse dal sale
colorato il dolore vestendolo da zigana indovina
spogliato le notti delle albe infilando lenti scure
e sputtanato i sogni cercandoli disperatamente.
Quelli come me hanno accanto donne come te.
hanno ancora il blu conficcato sotto le unghie
brandelli di cielo stesi ad asciugare sul costato
bugiarde clessidre di sabbia divorate dal mare
e misurato adagio all’imbrunire del racconto.
Quelli come me
hanno molliche di gomma-pane nelle tasche
cancellano gli sberleffi che insultano le parole
scrivono il diario della vita su fragile cartariso
e abortiscono pagine piegandole come rughe.
Quelli come me
hanno nascosto cicatrici bianche riarse dal sale
colorato il dolore vestendolo da zigana indovina
spogliato le notti delle albe infilando lenti scure
e sputtanato i sogni cercandoli disperatamente.
Quelli come me hanno accanto donne come te.
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