Scritto da © Franca Figliolini - Sab, 18/01/2014 - 08:02
l'amore, dico. l'ampia cassa di risonanza
innestata al centro delle cose,
il sublimare in un istante da solido
a gassoso. ecco, questo amore
impronunciabile e troppe volte ribadito,
come fosse facile l'apertura iniziale
e quel suo arrotarsi finale, passando
per le labbra come fiato,
questo amore, dico, non crocefisso,
non bruciato su nessuna ara,
ma nutrito di carne e trascendenza,
è quello che resta di questo vago viaggio.
o anche, è il viaggio in sé, la cosità,
l'essenza. questo penso, mentre l'alba
apre varchi rosa nell'indaco,
restituendo luce all'universo mondo.
innestata al centro delle cose,
il sublimare in un istante da solido
a gassoso. ecco, questo amore
impronunciabile e troppe volte ribadito,
come fosse facile l'apertura iniziale
e quel suo arrotarsi finale, passando
per le labbra come fiato,
questo amore, dico, non crocefisso,
non bruciato su nessuna ara,
ma nutrito di carne e trascendenza,
è quello che resta di questo vago viaggio.
o anche, è il viaggio in sé, la cosità,
l'essenza. questo penso, mentre l'alba
apre varchi rosa nell'indaco,
restituendo luce all'universo mondo.
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